lunedì 14 gennaio 2019

Radicali liberi

cosa sono, i danni e come combatterli


I radicali liberi e lo stress ossidativo sono diventati un argomento alla moda quando si parla di longevità e salute.
Forse hai recentemente iniziato ad assumere integratori di antiossidanti in voga o forse sei scettico a riguardo e ti interroghi sulla loro efficacia e sicurezza.
Ad ogni modo in molti hanno sentito dire che i cibi antiossidanti ci proteggono dal danno causato dai radicali liberi, responsabile di alcuni dei maggiori effetti dell’invecchiamento sia del corpo che della mente.



Ma cosa sono esattamente i radicali liberi, da dove vengono e perché sono pericolosi?

Quando il livello di antiossidanti nel corpo è minore di quello dei radicali liberi, a causa di fattori come la scarsa nutrizione o una grossa quantità di tossine immagazzinate nell’organismo, il sistema immunitario si trova in sovraccarico e il corpo inizia ad invecchiare più rapidamente.
Al fine di capire come proteggere al meglio il nostro organismo da tutti i problemi di salute causati dai radicali liberi è utile comprendere quali tipi di abitudini e scelte alimentari causano innanzitutto il loro accumularsi.
Come imparerai, una dieta ricca di verdura abbinata ad esercizio fisico e riduzione dello stress aiuta a invertire il processo ossidativo distruttivo.

Come agiscono i radicali liberi e i possibili danni

La definizione di radicali liberi è “molecole scariche generalmente molto reattive e di breve vita che posseggono un elettrone spaiato”.
Secondo alcuni articoli le specie reattive dell’ossigeno e dell’azoto sono generate dai vari sistemi endogeni del nostro organismo, dall’esposizione a stati patologici o a condizioni fisiochimiche. 
I radicali liberi possono essere molti pericolosi ma la loro produzione all’interno dell’organismo non è certo anormale o addirittura completamente dannosa.
Sebbene infatti essa contribuisca al processo di invecchiamento, i radicali liberi sono essenziali per il sistema immunitario. Il nostro corpo infatti produce radicali liberi come effetto secondario di reazioni cellulari, metabolismo di cibo, respirazione e altre funzioni vitali. 
Il fegato produce e utilizza i radicali liberi per la disintossicazione mentre i globuli bianchi li indirizzano a distruggere batteri, virus e cellule danneggiate.


Quindi perché i radicali liberi sono ritenuti pericolosi?

Essi sono molecole instabili sempre alla ricerca di componenti chimiche
 che le altre cellule hanno e che a loro mancano.
Gli elettroni esistono in coppie e i radicali liberi mancano di un elettrone. Questo è il tipo di arma che sono: essi reagiscono con qualsiasi cosa con
 la quale entrino in contatto, rubando a cellule e componenti uno dei loro elettroni.
Questo processo chiaramente comporta il malfunzionamento delle
 cellule e dei componenti che sono stati derubati, trasformando loro stessi
in rapinatori di elettroni, portando così ad una reazione a catena e alla proliferazione di ancor più radicali liberi.
Il sistema immunitario e i suoi “soldati” incaricati di “ripulire” l’organismo perdono così il controllo e finiscono per saccheggiare e depredare
le cellule e i tessuti sani.
















Lo stress ossidativo e come agiscono gli antiossidanti

In sostanza i radicali liberi danneggiano e fanno invecchiare il corpo nel tempo a causa del fatto che danneggiano il DNA, le membrane cellulari, i lipidi (grassi) immagazzinati nei vasi sanguinei e gli enzimi.
Normalmente essi convivono in armonia con gli antiossidanti nel corpo ma nel momento in cui l’equilibrio viene disturbato (accumulo di radicali liberi o bassa integrazione di antiossidanti) questo accelera i processi di invecchiamento.

Il danno provocato dai radicali liberi nel corpo è chiamato “ossidazione”:

  • Alti livelli di stress ossidativi colpiscono ogni organo e sistema del corpo e sono stati correlati a patologie come Alzheimer, arteriosclerosi, cancro fino alle malattie cardiache, asma, diabete, invecchiamento precoce e sindrome del colon irritabile. Si crede infatti che lo stress ossidativo sia la causa dello svilupparsi delle maggiori patologie croniche che ad oggi risultano fatali nell’adulto.
  • L’ossidazione è lo stesso processo che causa l’imbrunire delle mele o l’arrugginire del metallo. I distruttivi radicali liberi reagiscono con le componenti nell’organismo e le ossidano. La quantità di ossidazione nel corpo è il termine di misura dello stress ossidativo.
  • L’ossidazione pone le fondamenta per la proliferazione dei radicali liberi e del danno a celle, muscoli, tessuti e organi.
Gli antiossidanti bloccano i radicali liberi poiché essenzialmente sono dei “soldati che si autosacrificano”. Come spiega Byrnes, essi donano un elettrone ai radicali liberi per “calmarli” ma vengono consumati nel processo.
Il nostro corpo usa gli antiossidanti per diminuire l’impatto dei radicali liberi e la nostra dieta ci da gli strumenti per poterlo fare. Il Glutatione è considerato lo “specialista” degli antiossidanti ed è la più importante arma sulla quale il fegato fa affidamento.
Viene creato dall’aminoacido Cisteina, dall’acido glutammico e dalla Glicina.
Altri importanti antiossidanti identificati includono qualcosa che suonerà familiare come ad esempio la Vitamina A, C ed E, il beta-carotene,

























il coenzima Q 10, il selenio, lo zinco e i bioflavonoidi. Rame e manganese hanno altresì un ruolo nella produzione di antiossidanti.


Ci sono tuttavia molti altri agenti fitochimici dalle piante che sembrano giocare un ruolo antiossidante. Parliamo ad esempio di tannini, licopeni, fenoli, quercetina e lignani.
Generalmente pensiamo a loro come ad antiossidanti anche se il corpo non
li produce da se, ma consumandoli essi aiutano a ridurre le infiammazioni
e gli effetti dell’ossidazione.

Ecco alcune delle funzioni degli antiossidanti:

  • La melatonina è un antiossidante correlato alla regolazione del ritmo circadiano (ciclo sonno/veglia)
  • L’ acido lipoico ripara gli enzimi essenziali nell’organismo
  • Persino il colesterolo può avere proprietà antiossidanti. Il colesterolo buono o HDL agisce riparando i vasi sanguinei danneggiati e riducendo l’ossidazione. Aggiungendo quindi ossigeno all’LDL o colesterolo cattivo si interrompe la crescita graduale di placche di grasso sulle pareti delle arterie (causa dell’arteriosclerosi) e si mantiene pulito il flusso sanguineo che porta al cuore.
  • La nostra capacità di produrre antiossidanti dall’interno si riduce con l’età. La ragione per la quale gli antiossidanti vengono spesso pubblicizzati come “anti-età” è data dal fatto che essi aiutano a proteggerci dalle malattie relative all’invecchiamento, causate in parte dai radicali liberi e dalle infiammazioni.
  • Sebbene non si potrà mai interamente bloccare il processo di invecchiamento, una dieta ricca di cibi antiossidanti ci permetterà di procedere con grazia, vivere più a lungo, più sani e in forma.


Le maggiori fonti di radicali liberi

Il tipico stile di vita occidentale, ricco di cibi confezionati, scarsa presenza o totale assenza di cibi integrali, dipendenza da farmaci e antibiotici, uso comune di alcol e droghe, inquinamento ambientale e alti livelli di stress, è la causa principale del proliferare dei radicali liberi.
Ecco le maggiori fonti di radicali liberi:
  • Funzioni ordinarie dell’organismo come ad esempio la respirazione e la digestione
  • Dieta scarsa che include grassi, zuccheri, pesticidi, erbicidi e additivi sintetici. Molti cibi processati contengono grassi ossidati che aggiungono radicali liberi nel corpo. Un’eccessiva quantità di zuccheri e dolcificanti inoltre contribuisce alla crescita del numero dei radicali liberi nell’organismo, quindi all’invecchiamento, a sviluppare stati infiammatori e all’aumento di peso.
  • Esposizione ad agenti inquinanti ambientali
  • Consumo di sigarette o tabacco, alcol e droghe
  • Consumo di alcuni medicinali o ampio utilizzo di antibiotici
  • Esposizione a radiazioni
  • Alti livelli di stress fisico o emotivo possono generare una sovrapproduzione di cortisolo e di conseguenza di radicali liberi
  • Persino il troppo allenamento fisico produce un eccesso di radicali liberi

Come contrastare i radicali liberi

L’ORAC è la capacità di assorbimento del radicale ossigeno. Il test ORAC è la metodica che recentemente si sta imponendo come tecnica di riferimento per la misura dell’azione antiossidante di alimenti ed integratori.



Ecco di seguito alcuni cibi che presentano una capacità ORAC davvero alta:
  • Frutta e verdura di colore acceso: i cibi di colore arancio come le carote, le patate dolci, la zucca o il melone contengono carotenoidi utili per il benessere di occhi e pelle. Questi cibi antiossidanti sono molto utili per evitare scottature e rughe mentre proteggono la vostra vista. Secondo uno studio i radicali liberi sono implicati nel generale processo di invecchiamento e sono responsabili di cancro e infiammazione della pelle e dell’invecchiamento a carico dell’apparato visivo.  
  •  Simili a frutta e verdura arancione, gli agrumi contengono una componente chiamata Quercetina, mentre negli spinaci e nei cavoli troviamo la Luteina. Nei pomodori e nei peperoni rossi abbiamo il licopene. Ognuno di essi contribuisce all’effetto anti-età.

  • Tè verde e bianco: sono dei tè processati veramente in modo limitato e contengono meno caffeina del caffè (o di altre varianti di tè). Contengono inoltre un’altissima concentrazione di antiossidanti chiamati polifenoli ricchi di proprietà antitumorali. 


  • Bacche, uva e vino rosso: Questi frutti di colore intenso posseggono la maggior quantità di antiossidanti disponibile, come il resveratrolo. Uno studio riconosce come le bacche siano le vincitrici in termini di quantità di antiossidanti a parità di costi, soprattutto se preferiamo prodotti organici e surgelati. (6)  Come valore aggiunto inoltre, le bacche tendono ad essere i frutti meno zuccherati e quelli che contengono più fibre.







  • Cacao: uno studio dimostra che il cacao possiede un contenuto di antiossidanti maggiore del tè verde, del tè nero e addirittura del vino rosso. 
  •   Assicuratevi tuttavia che il cacao o il cioccolato fondente che consumate sia veramente poco processato, come ad esempio quello 
  • ad alta percentuale di cacao (oltre il 65%), crudo (ovvero ottenuto da fave non tostate) e organico.




Sebbene assumere cibi ricchi di antiossidanti sia un primo passo nella giusta direzione, beneficerete anche dal limitare l’assunzione di cibi che sono stati coltivati con pesticidi o erbicidi (ovvero quelli da agricoltura non organica)
ed evitando troppi zuccheri, oli e grano raffinati. Scegliete oli naturali da spremitura a freddo come l’olio di oliva o di cocco, dal momento che il calore genera ossidazione. Inoltre siate certi di limitare l’assunzione di antibiotici e cibi da allevamento intensivo come il pesce o le carni da macello.




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