giovedì 28 luglio 2016

 Prevenzione della sclerosi multipla 
detta anche sclerosi a placche





Si sa che si tratta di una malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale che danneggia la guaina mielinica un isolante che avvolge i fili che partono dai nostri neuroni. 

Non si sa ancora quale sia la causa di questa malattia e si suppone una derivazione (eziologia) genetica, infettiva, ambientale ecc.

Augusto Federico d'Este  soffrì di questa malattia che si manifestò a ventotto anni con una improvvisa perdita momentanea della vista manifestatasi dopo il funerale di un caro amico.

Convisse ventidue anni con la sclerosi multipla sviluppando debolezza alle gambe, intorpidimento, vertigini, disturbi della vescica urinaria e disfunzione erettile.

Molto diffusa  questa patologia così variabile da caso a caso, alle volte invalidante, alle volte di minore gravità e cronicizzata nel lunghissimo periodo.

Esiste un rapporto tra carenza di vitamina D e sclerosi multipla 

Un articolo del 2015 sul ruolo della vitamina D nella sclerosi multipla. Si conferma la correlazione e si consiglia un supplemento di vitamina D nella prevenzione e nella cura. 

Ancora un articolo su Nature neurology che conferma l’utilità della vitamina D nella SM
ottimo il lavoro del Prof. Mowry EM del  Multiple Sclerosis Center, Department of Neurology, University of California at San Francisco 


In  questo studio recentissimo (del 2012) si  afferma che per ogni aumento di 10 ng/ml di vitamina D si riduce il rischio di nuove lesioni del 15% e il rischio di ricadute del 32%.

E' un dato fondamentale ed è certamente importante tenerlo in considerazione. Nella popolazione la vitamina D è spesso bassissima, inferiore ai 20 ng/ml quando il valore ottimale si aggira intorno gli 80 ng/ml.


 Assumere dosi elevate di vitamina D ha effetti positivi sui malati di sclerosi multipla. Secondo unostudio pubblicato sulla rivista Neurology, infatti, grandi quantità di vitamina D nel sangue non solo non hanno effetti collaterali, ma portano a una diminuzione delle cellule del sistema immunitario che sono associate allo stato infiammatorio responsabile della malattia.
La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa, dovuta a lesioni del sistema nervoso centrale, che consiste in particolare della perdita di mielina, struttura lamellare che avvolge gli assoni dei neuroni; si formano così lesioni, chiamate placche o sclerosi (da cui il nome della malattia). Come descritto dall Associazione Italiana Sclerosi multipla (AISM), sono quasi 3 milioni le persone nel mondo affette da sclerosi multipla, soprattutto giovani donne adulte di regioni lontane dall’equatore.



Dal momento che i malati hanno una varietà di sintomi particolarmente alta, è difficile capirne le cause e non esistono cure efficaci, a eccezione di trattamenti per ridurre gli effetti . Per questo motivo sono molti i progetti di ricerca volti innanzitutto a capire i meccanismi di base della malattia. Già da un po’ di tempo è stato ipotizzato un legame tra la malattia e la ridotta produzione di vitamina D: questo perché la vitamina D viene prodotta dal nostro organismo in presenza della luce solare. Visto che vi sono molti più casi di sclerosi multipla in paesi come gli Stati Uniti, il Nord Europa e la Nova Zelanda, luoghi dove l’esposizione al Sole è minore, i valori di vitamina D potrebbero essere tra i fattori determinanti.
Questa ipotesi è stata verificata da uno studio del 2015 pubblicato sulla rivista PloOne, secondo cui bassi livelli di vitamina D aumentano significativamente il rischio di avere la sclerosi multipla, soprattutto in soggetti predisposti geneticamente. Dunque, è possibile diminuire questo rischio aumentando, magari con integratori adatti, l’assunzione di vitamina D? Già uno studio, pubblicato nel 2007 sul The American Journal of Clinical Nutrition, aveva ipotizzato il ruolo terapeutico della vitamina D per numerose malattie, comprese la sclerosi multipla.




Un team di ricercatori guidati da Peter Arthur Calabresi, direttore del Johns Hopkins Multiple Sclerosis Center di Baltimora, ha cercato di confermare i risultati, somministrando integratori di vitamina D3 (il colecalciferolo) a 40 persone affette da sclerosi multipla per un periodo di sei mesi. Tenendo conto che la dose di vitamina D giornaliera raccomandata è di 600 UI (UI sta per Unità Internazionale, ovvero l’equivalente quantità di sostanza che dà un effetto biologico), sono stati creati due gruppi: uno ha ricevuto 800 UI, uno più di 10000 UI.

I ricercatori hanno quindi effettuato analisi del sangue all’inizio, a tre mesi e al termine dell’esperimento, per controllare sia i livelli di vitamina D che quelli dei linfociti T, cellule del sangue fondamentali per il nostro sistema immunitario, la cui attivazione anomala sembra essere legata alla comparsa di sclerosi multipla.
Per prima cosa si è verificato che non vi fossero evidenti effetti collaterali dovuti alle alte dosi di vitamina D (gli effetti, limitati, erano infatti molto simili nei due gruppi). Si è poi scoperto che, fornendo le dosi più alte, diminuivano sensibilmente i linfociti T responsabili della produzione di interleuchina-17, proteina infiammatoria secreta durante la risposta immunitaria e associata alla sclerosi multipla. In particolare se il livello di vitamina D nel sangue era superiore a 18 nanogrammi per millilitro (ng/ml), ogni aumento di 5 ng/ml provocava la riduzione dell’1% di cellule T.
Il dato interessante è che i soggetti ai quali era stata somministrata la dose bassa non avevano mostrato alcun cambiamento del livello di cellule T. Per questo motivo i ricercatori stanno cercando di capire la dose ottimale di vitamina D da assumere: se un livello di 30 ng/ml nel sangue sembra essere sufficiente per la popolazione “sana”, si ipotizza che i malati di sclerosi multipla necessitino di almeno 50 ng/ml perché ci siano degli effetti significativi.
Lo studio, sostenuto dalla Kenneth and Claudia Silverman Family Fondation, la Montel Williams Foundation e il National Multiple Sclerosis Society, non è definitivo, ma è di grande rilevanza; secondo gli autori, infatti, la vitamina D ha le potenzialità per diventare un trattamento contro la sclerosi multipla economico ed efficace.


La Vitamina D aiuta a prevenire ed è fondamentale nella terapia della sclerosi multipla !




 Oltre a prendere il sole purtroppo non sufficiente , 
 è necessario intergare mensilmente con la vitamina D !











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